Chi è oggi Lolita? Dove lə possiamo incontrare? C’è una nuova generazione che arriva e pretende un dialogo. Cosa ci vuole dire? Cosa gli abbiamo consegnato noi? Cosa la politica, la televisione, il web, le tecnologie, il mondo disinibito del consumo perenne? Lolita è troppe cose per sintetizzarla in un pensiero solo, ma certo rappresenta la curiosità verso un mondo adulto troppo lontano per essere d’aiuto o troppo vicino per averne rispetto.
Dov’è finito lo sguardo tra innocenza e pornografia che ha attraversato più generazioni? Come siamo passati da Lolita alle baby squillo – alla prostituzione nei bagni delle scuole – ai marchettari bambini – agli sugar baby/sugar daddy/sugar mommy? A OnlyFans? E non nei paradisi tropicali dove nel confine tra lecito e illecito troviamo ancora la letteratura, dalla Thailandia di Houellebecq al Sudamerica di Márquez, ma nelle scuole sotto le nostre case, in questa Italia presa in prestito dalla fretta, dalla libidine a tutti i costi. Sono finiti i sogni? Chi ha smesso, per primo, di sognare?
 
								

 
             
         
								 
								 
								 
								 
								 
								 
								 
								 
								 
															 
			 
			 
			 
			 
			