Il romanzo più famoso dell’autore più in voga del primo Novecento italiano. Un classico del decadentismo stra-citato sui libri di scuola ma che forse a teatro nessuno vede spesso: racconta la passione tra Andrea Sperelli ed Elena Muti ambientata nella cornice di una Roma rinascimentale e barocca. Il protagonista incarna il modello dell’eroe decadente italiano che intende la propria esistenza come ricerca della bellezza e del piacere.
Andrea Adriatico affronta la scrittura di D’Annunzio, in una regia provocatoria e sensuale, come una sfida alla sua trasposizione e reinvenzione scenica, mettendo in rotta di collisione il racconto passionale e individuale descritto nella cornice storica degli anni ottanta dell’800, con la temperie storica attuale.
 
								

 
             
         
								 
								 
								 
								 
								 
								 
								 
								 
								 
															 
			 
			 
			 
			 
			