Camilla è una donna sopra le righe, che vuole essere amata e ammirata da tutti. Da brava equilibrista cavalca le contraddizioni senza luogo e senza tempo che si giocano sul suo corpo. Un monologo, tragicomico e surreale, che esplora una condizione femminile contemporanea alla ricerca di un equilibrio che sembra irraggiungibile.
La protagonista aspira a diventare “regina” della propria vita ed intraprende un cammino apparentemente unico, in realtà comune a tutte le donne.
Uno stato che inevitabilmente sembra procedere per ‘cadute’. Cadute per lo più ideologiche e culturali, che potrebbero diventare indice di trasformazione e non solo di sconfitta. Rispondere all’esasperato invito a prendersi cura del proprio corpo è una funzione per una donna necessaria o possibile? Perdere
un lavoro prestigioso è misura della propria condizione umana? Rinunciare alla maternità può soddisfare una verità più profonda?
Lo spettacolo nasce dall’esigenza di esplorare una condizione femminile contemporanea tesa tra il rispondere alle proprie esigenze più intime ed il confrontarsi con le richieste della società – in tema di famiglia, lavoro o bellezza – sempre più insistenti e condizionanti.
E che non indugia mai nell’autoriflessione ma gioca sul tragicomico e sul surreale per far scattare allo stesso tempo risate e domande. Consentendo allo spettatore di accompagnare le cadute della protagonista sempre con il sorriso a fior di labbra.
Un monologo che scava nelle contraddizioni di genere e chiama in causa anche gli uomini e i più giovani nel riflettere sul comune vivere contemporaneo. Perché il confronto resti sempre aperto e la coscienza dell’identità femminile possa rimanere ancora un punto di forza nella nostra società.
 
								

 
             
         
								 
								 
								 
								 
								 
								 
								 
								 
								 
															 
			 
			 
			 
			 
			