Il capolavoro più famoso del nobel Harold Pinter racconta una banale relazione extraconiugale: i due amanti e il marito di lei, nonché migliore amico di lui. Un triangolo dalla trama apparentemente semplice. Ma proprio nella tensione data dai silenzi, da ciò che si poteva dire e che è stato taciuto, si scopre il nucleo più drammatico e profondo dell’opera: parole non dette, pensieri taciuti, azioni nascoste riempiono le vite dei tre protagonisti, minando tutte le loro azioni.
Il capolavoro mondiale di Pinter rivive nell’allestimento sanguigno e asciutto di Michele Sinisi: un affascinante viaggio al contrario verso l’origine del tradimento, ripercorso al ritmo del rock anni ’80, tra didascalie spazio/temporali e tabelloni luminosi a scandire il trascorrere del tempo, inesorabile giudice delle nostre azioni.
 
								

 
             
         
								 
								 
								 
								 
								 
								 
								 
								 
								 
															 
			 
			 
			 
			 
			