“Non so chi abbia coniato l’espressione ‘anni di piombo’. Fatto sta che questa etichetta si è appiccicata addosso alla mia adolescenza. Fino quasi a farmi sentire in colpa di essere cresciuto proprio in quegli anni e di avere riso e amato e gioito in quegli anni, anni di morti ammazzati. Perché quel piombo richiama le pallottole. Ma il piombo è anche il grigio plumbeo della nebbia, che in quegli anni copriva Milano e che ora è sparita. E il piombo è anche il materiale che si usava nelle rotative per i giornali, la vera scenografia di un periodo in cui si leggeva e si discuteva moltissimo.
Io però preferisco pensare a un altro utilizzo del piombo: quello che ne fanno i pescatori. Il sughero è importante ma anche il piombo è essenziale: solo combinando leggerezza e peso si ottiene una pesca efficace. Solo con il peso del piombo si va al di sotto della superficie, dove sta la realtà nascosta”.
Di e con: Luca Radaelli
Regia: Laura Curino
Luci: Alessandro Bigatti
Coordinamento tecnico: Matteo Binda e Graziano Venturuzzo

