Un racconto fantastico, scritto intorno al 1876 da Dostoevskij, che riesce a parlarci ancora oggi della necessitร dellโutopia proprio in un momento in cui il presente, piรน che un sogno fantastico, รจ un incubo distopico. Per Dostoevskij lโuomo deve porsi degli obiettivi positivi perchรฉ la felicitร sulla Terra puรฒ esistere e cercarla non solo ha senso, ma รจ forse lโunica cosa che abbia senso fare.
Dostoevskij concepisce Il sogno di un uomo ridicolo come un racconto fantastico, scritto intorno al 1876 e inizialmente inserito nel Diario di uno scrittore. Un uomo ripercorre la sua vita e le ragioni per cui si รจ sempre sentito estraneo alla societร . Ogni interesse, ogni impulso vitale sembra in lui ormai drammaticamente destinato a esaurirsi nel nulla, quando ecco la svolta salvifica presentarglisi in forma di sogno, suggerendo unโimprovvisa quanto inaspettata opportunitร di riscatto. Il racconto decolla cosรฌ assieme al suo protagonista, si sposta di piano e approda in altri mondi: le anguste pareti di una povera stanza in affitto esplodono letteralmente nello spazio, e una rivelazione di trascinante potenza si offre disinteressata agli occhi dellโuomo con la forza di una resurrezione per il suo corpo segnato dal dolore e dalla sconfitta. La felicitร sulla Terra puรฒ esistere, e cercarla non solo ha senso, ma รจ forse lโunica cosa che abbia senso fare. Ora lโuomo ridicolo lo sa, lโha vista e toccata con mano, il suo sogno glielโha inequivocabilmente mostrata, e ciรฒ che si รจ visto cโรจ, non puรฒ non esserci. La sua condizione non gli รจ piรน di peso, e il tempo della sua vita ora รจ un tempo pieno, un tempo di parole da regalare, di semplici veritร da confidare, senza patemi, a chi, casomai, tra una risata e lโaltra le volesse ascoltare.

