La storia è un cult: uno studente di scienze naturali decide di creare un essere umano. Studia, uccide animali, recupera parti anatomiche dai cadaveri. L’esperimento è un successo: la Creatura nasce, bellissima e forte. Il suo creatore però si dispera. Perché? È questo il vero mistero del romanzo: perché Frankenstein reagisce come fa, perché non è orgoglioso del suo lavoro? Scopriamo che neppure l’autrice, Mary Godwin Shelley, è del tutto a suo agio. Anzi, per tutta la vita ridimensiona la portata letteraria della sua opera, fa di tutto per sminuirne la maternità. La risposta? La Creatura è il Libro.
Un originale rovesciamento del modo con cui guardiamo all’opera di Mary Shelley e alla sua inquietante creazione, firmato da Ivonne Capece direttrice artistica del Teatro Fontana. Una biografia a partire dai capitoli del romanzo, per raccontare un’epoca in cui essere donne e artiste poteva essere un serio problema, in cui ci si poteva sentire “mostruose” se si partorivano libri invece di figli o se si conviveva con un uomo invece di sposarlo; un’epoca in cui una Creatrice doveva temere la genialità della sua Creatura ed era costretta a giustificare la grandezza delle sue ambizioni. Tra cuffie wireless, ambientazioni virtuali e audio in binaurale, lo spettacolo è un viaggio onirico di grande bellezza visiva e sonora.

