L’Eneide racconta la fuga da una città in fiamme per una guerra. Molti, oggi fuggono o tentano invano di fuggire da città in fiamme. L’Eneide racconta quanto poco operi la ragione nelle cose umane, mostrando l’insensatezza della guerra, racconta viaggi pericolosi di profughi per mare, naufragi, separazioni e abbandoni, lutti, errori nel tenere la rotta, errori nell’interpretazione dei segni dai quali ognuno cerca di far derivare le proprie scelte, cerca di decifrare il proprio destino, sia esso o no quello di fondare una città. L’Eneide racconta collisioni ma anche incontri tra mondi, Oriente ed Occidente tra dialogo e conflitto. In questo scenario la diversità delle culture è all’origine della complessità del presente al punto che, ora come allora, possiamo felicemente scoprire che gli stranieri, i diversi, i senza patria siamo noi.
Fuori dalla logica antologica, il percorso completo attraverso i 12 libri dell’Eneide di Virgilio dà la possibilità di trovare le relazioni tra le parti, percepire il quadro complessivo, seguire i vari motivi che vi si intrecciano come correnti sottomarine visibili da increspature sul mare.
La lunga durata, il permanere a lungo nel racconto, nell’intrico di emozioni, azione e riflessioni della più alta poesia è un tentativo di rispondere con lo strumento attivo dell’immaginazione al consumo

